Ti presento il Dalai Lama

ll Dalai Lama si è scusato dopo che in rete è apparso un video che lo riprende mentre bacia un bambino sulle labbra e poi gli chiede di “succhiargli la lingua” durante un evento nel nord dell’India. Il Dalai Lama, al secolo Tenzyn Gyatso, ha risposto all’ondata di sdegno dicendo che “desidera scusarsi con il ragazzo e la sua famiglia, così come con i suoi numerosi amici in tutto il mondo, per il dolore che le sue parole possono aver causato”, aggiungendo di essere rammaricato per l’incidente. “Sua Santità – si legge in una nota – spesso prende in giro le persone che incontra in modo innocente e giocoso, anche in pubblico e davanti alle telecamere”. Un’organizzazione per i diritti dei bambini con sede a Delhi, Haq: Center for Child Rights, ha dichiarato alla CNN che va condannata “ogni forma di abuso sui minori. Sono state riportate alcune notizie sul mostrare la lingua come tradizione delle cultura tibetana, ma questo video non riguarda certamente alcuna espressione culturale e anche se lo fosse, tali espressioni culturali non sono accettabili”.

Chi è Tenzin Gyatso?

Tenzin Gyatso è il nome del quattordicesimo Dalai Lama, il capo spirituale e politico del Tibet. È nato il 6 luglio 1935 in una famiglia contadina nel villaggio di Taktser, nella provincia di Amdo, nel Tibet orientale. È stato riconosciuto come il Dalai Lama a soli due anni di età, secondo la tradizione tibetana. Il Dalai Lama ha trascorso gran parte della sua vita a promuovere la pace, l’armonia interreligiosa e la non violenza, sia in Tibet che a livello internazionale. Ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1989 per i suoi sforzi a favore della risoluzione pacifica del conflitto tra il Tibet e la Cina. Inoltre, il Dalai Lama è stato uno dei principali promotori della diffusione della conoscenza e della pratica del Buddhismo tibetano in Occidente, attraverso la creazione di centri di studio e meditazione buddhista e la pubblicazione di numerosi libri e conferenze.

Principali controversie

L’attuale Dalai Lama, ha suscitato alcune controversie nel corso degli anni, principalmente in relazione alla sua figura di leader spirituale e politico del Tibet. Alcune delle principali controversie relative a Tenzin Gyatso riguardano:

La questione della sua successione Il Dalai Lama ha annunciato di aver deciso di non reincarnarsi quando morirà, in risposta ai tentativi della Cina di controllare la successione del Dalai Lama futuro.

L’accusa di separatismo Il governo cinese ha accusato il Dalai Lama di essere un separatista che cerca di dividere il Tibet dalla Cina e ha adottato una politica di repressione verso i tibetani che sostengono la sua causa.

La questione dei diritti umani in Tibet Il Dalai Lama ha denunciato ripetutamente la situazione dei diritti umani in Tibet, sottolineando la repressione culturale, religiosa e politica da parte delle autorità cinesi.

La questione del potere politico Il Dalai Lama ha annunciato nel 2011 di voler rinunciare al suo ruolo di leader politico del Tibet a favore di un governo democratico, suscitando alcune critiche tra coloro che sostengono che la sua figura sia indispensabile per il futuro del Tibet.

È importante notare che molte di queste controversie sono fortemente influenzate dal conflitto storico tra il Tibet e la Cina, che è stato in corso per decenni e ha diverse dimensioni politiche, culturali e religiose.

Il conflitto tra Cina e Tibet

Il conflitto tra la Cina e il Tibet ha origini storiche complesse e risale almeno al XVIII secolo, quando l’impero cinese ha cominciato ad esercitare il controllo sul Tibet. Nel 1913, il XIII Dalai Lama ha dichiarato l’indipendenza del Tibet dalla Cina, ma nel 1950 la Cina comunista ha invaso il Tibet e lo ha annesso al suo territorio, affermando che il Tibet faceva parte integrante della Cina fin dall’antichità. Da allora, il Tibet ha vissuto un periodo di tensione e conflitti tra la popolazione tibetana, che chiede l’indipendenza, e il governo cinese, che sostiene che il Tibet faccia parte della Cina.

Durante la Rivoluzione culturale degli anni ’60, la Cina ha attuato politiche di repressione culturale e religiosa nel Tibet, distruggendo monasteri e icone religiose e cercando di sopprimere la cultura tibetana. Nel 1959, il XIV Dalai Lama è fuggito dal Tibet e ha formato un governo in esilio a Dharamsala, in India, dove vive ancora oggi. Nel corso degli anni, il Dalai Lama ha lavorato per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla situazione del Tibet e per promuovere una soluzione pacifica al conflitto con la Cina.

Attualmente, la Cina considera il Tibet parte integrante del suo territorio e ha adottato politiche per assimilare la cultura tibetana nella cultura cinese. Nel Tibet, la situazione dei diritti umani, in particolare quelli delle minoranze etniche e religiose, rimane una questione controversa, con accuse di detenzioni arbitrarie, torture e limitazioni della libertà di espressione e di religione. Il governo tibetano in esilio continua a chiedere il riconoscimento dell’indipendenza del Tibet e la fine della repressione culturale e religiosa, ma finora non si è raggiunto un accordo tra il governo cinese e il Dalai Lama. La questione del Tibet rimane quindi un tema delicato nelle relazioni internazionali, con diverse posizioni e interessi in gioco.

Chi è il Dalai Lama?

Il Dalai Lama è il titolo dato al leader spirituale del Buddhismo tibetano. Il nome “Dalai Lama” deriva dalla parola mongola “Dalai”, che significa “oceano”, e dal termine tibetano “lama”, che significa “maestro spirituale”. Il Dalai Lama è considerato la più alta autorità religiosa e politica del Tibet, ed è riconosciuto a livello internazionale come una figura di grande importanza per la promozione della pace, della non-violenza e della compassione. Tenzin Gyatso, 14° Dalai Lama, è in esilio in India dal 1959, dopo l’invasione cinese del Tibet.

Chi fu il primo Dalai Lama?

Il primo Dalai Lama fu Gendun Drub, un monaco buddhista tibetano che nacque nel 1391 e morì nel 1474. Egli fondò il Monastero di Tashilhunpo, che divenne uno dei principali centri di insegnamento del Buddhismo tibetano. Gendun Drub fu riconosciuto come il primo Dalai Lama solo in seguito, nel XVII secolo, quando il titolo di Dalai Lama fu conferito postumo ai suoi successori. Il secondo Dalai Lama, Gendun Gyatso, fu il primo a essere chiamato ufficialmente “Dalai Lama” durante la sua vita.

Come viene individuato il Dalai Lama?

Il Dalai Lama è considerato la reincarnazione di Avalokiteshvara, la divinità buddhista della compassione (più precisamente, la persona che, nonostante abbia completato il cilclo delle reincarnazioni, continua a reincarnarsi per aiutare gli altri). Secondo la tradizione tibetana, il Dalai Lama viene riconosciuto come la reincarnazione del precedente Dalai Lama dopo la sua morte. Questo processo di riconoscimento, noto come la “cerimonia di riconoscimento del Dalai Lama”, coinvolge un gruppo di monaci buddhisti tibetani noto come il “Comitato per la ricerca del Dalai Lama” e si basa su segni e indicazioni che indicano la rinascita del Dalai Lama.

I segni e le indicazioni che possono indicare la rinascita del Dalai Lama includono:

Sogno o visione Un leader spirituale o un devoto del Dalai Lama può avere un sogno o una visione in cui viene indicata la posizione del bambino reincarnato.

Indicazioni del defunto Dalai Lama Il defunto Dalai Lama può lasciare indicazioni prima della sua morte su dove si troverà la sua reincarnazione.

Rivelazioni di divinità Divinità o spiriti possono rivelare la posizione del bambino reincarnato.

Segni naturali Eventi naturali insoliti, come la fioritura di fiori invernali, possono indicare la rinascita del Dalai Lama.

Test di riconoscimento Il Comitato per la ricerca del Dalai Lama può eseguire un test di riconoscimento, in cui viene presentato un gruppo di oggetti tra cui scegliere quelli appartenuti al defunto Dalai Lama.

Una volta individuato il bambino reincarnato, viene portato al monastero di Tashilhunpo, dove viene sottoposto a una serie di test e valutazioni per determinare se è effettivamente la reincarnazione del Dalai Lama. In seguito, il bambino viene istruito come capo spirituale e politico del popolo tibetano.

Il Buddhismo tibetano

Il Buddhismo tibetano, o Vajrayana, è una delle principali tradizioni del Buddhismo Mahayana, che si è sviluppata in Tibet e nelle regioni vicine. Ci sono alcune differenze tra il Buddhismo tibetano e le altre forme di Buddhismo:

Pratiche tantriche Il Buddhismo tibetano è noto per le sue pratiche tantriche, che coinvolgono l’uso di mantra, visualizzazioni e rituali complessi per raggiungere la liberazione. Queste pratiche sono spesso riservate a studenti avanzati e richiedono la guida di un insegnante qualificato.

Guru-discipolo Il rapporto tra guru e discepolo è molto importante nel Buddhismo tibetano. I discepoli cercano di seguire il guru, che viene visto come un’incarnazione del Buddha e il cui ruolo è di guidare il discepolo sulla via del risveglio.

Rinascita Il Buddhismo tibetano crede nella rinascita, ovvero che l’anima sopravviva alla morte del corpo e si reincarni in un’altra forma di vita. Il Dalai Lama, ad esempio, è considerato un’incarnazione del bodhisattva Avalokiteshvara, e la sua reincarnazione viene cercata dopo la sua morte.

Deità Il Buddhismo tibetano ha un pantheon di divinità e bodhisattva, come Tara, Manjushri e Maitreya (il Buddha del futuro), che vengono adorate e invocate per aiutare i praticanti a raggiungere la liberazione.

Arte e cultura Il Buddhismo tibetano ha una forte tradizione artistica e culturale, che include dipinti, sculture, musica e danza. Queste forme d’arte vengono spesso utilizzate per rappresentare la natura dell’universo e il cammino verso l’illuminazione.