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Celebrazioni in tutto il mondo per i cinquanta anni dalla scomparsa di Pablo Picasso. La Spagna, che ha dato i natali al grande artista il 25 ottobre 1881, e la Francia, dove invece morì l’8 aprile 1973, fanno la parte del leone. Ma anche l’Italia partecipa alla grande festa, con due mostre che vengono inaugurate in questi giorni, entrambe inserite nel progetto internazionale “Picasso Celebration 1973 – 2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso”.

La prima, “Picasso e l’antico”, è ospitata dal Museo Nazionale di Arte Antica di Napoli dal 5 aprile al 27 agosto. Si divide in due parti: una relativa ai soggiorni a Napoli dell’artista, che in tale occasione ebbe modo di visitare il Museo Nazionale, all’epoca non ancora prettamente “archeologico”, perché ospitava la Pinacoteca; l’altra relativa al confronto tra le opere del museo e i lavori di Picasso. In esposizione, fra le altre opere, l’eccezionale prestito del British Museum di Londra di 37 delle 100 tavole che compongono la Suite Vollard.

La Fortezza Firmafede di Sarzana in Liguria ospita invece dall’8 aprile al 16 luglio “Picasso. Le origini del mito”, un racconto completo del suo percorso artistico. In esposizione anche 18 fotografie oltre a litografie, acquetinte, acqueforti, puntesecche, ceramiche e il famoso dipinto Tête de femme. L’opera grafica ripercorre l’intero percorso artistico del maestro, dalle prime opere fino a quelle realizzate al termine della sua vita, quando si ritirò in Costa Azzurra e ritrasse la giovane moglie Jacqueline Roque e al contempo indagò il tema della terra e del fuoco, creando alcuni bellissimi pezzi di ceramica, molti dei quali qui esposti.

La vita di Picasso

Pablo Picasso nacque il 25 ottobre 1881 a Malaga, in Spagna. Suo padre si chiamava José Ruiz Blasco ed era un insegnante di disegno e pittore dilettante. La madre di Picasso si chiamava Maria Picasso Lopez. José e Maria si sposarono nel 1878, Picasso fu il primo di tre figli. José insegnava disegno all’Accademia locale. Picasso mostrò un grande talento artistico fin da bambino e fu incoraggiato dal padre a sviluppare le sue abilità. . All’età di 14 anni, si trasferì con la famiglia a Barcellona, dove frequentò la Scuola di Belle Arti. In seguito, si trasferì a Parigi, dove visse per gran parte della sua vita e dove divenne uno dei principali artisti del XX secolo, e poi in Costa Azzurra. Nel corso della sua vita, Picasso ha avuto diverse relazioni amorose e due matrimoni. La sua prima relazione importante fu con Fernande Olivier, che durò dal 1904 al 1912. Olivier ispirò molte delle opere d’arte di Picasso durante questo periodo. In seguito, Picasso ebbe una relazione con Eva Gouel, che morì di tubercolosi nel 1915.

Nel 1918, Picasso iniziò una relazione con Olga Khokhlova, una ballerina russa del Ballets Russes. La coppia si sposò nel 1918 e ebbe un figlio, Paulo. Tuttavia, il matrimonio ebbe difficoltà e la coppia si separò nel 1935, anche se non divorziarono mai.

Nel 1944, Picasso iniziò una relazione con Françoise Gilot, che durò dieci anni e dalla quale ebbe due figli, Claude e Paloma. Nel 1961, Picasso sposò Jacqueline Roque, che era stata sua modella e compagna per molti anni. Roque rimase al suo fianco fino alla morte di Picasso nel 1973.

L’arte di Picasso

Picasso è stato un artista eclettico e ha lavorato in molte forme d’arte. La sua carriera può essere suddivisa in diversi periodi, ciascuno dei quali caratterizzato da uno stile artistico distintivo e dall’uso di determinate tecniche e materiali.

Periodo blu (1901-1904), caratterizzato da opere d’arte monocromatiche, spesso dipinte in tonalità di blu e verde. In questo periodo, Picasso si concentrò sulla rappresentazione di temi tristi e malinconici, come la povertà e la solitudine.

Periodo rosa (1904-1906), caratterizzato da opere d’arte che presentano toni rosa e arancioni. In questo periodo, Picasso si concentrò sulla rappresentazione di scene di vita quotidiana, spesso con figure femminili.

Periodo africano (1907-1909), caratterizzato dall’uso di motivi e tecniche dell’arte africana. In questo periodo, Picasso si concentrò sulla rappresentazione di figure umane e di animali, spesso con forme geometriche e colori vivaci.

Periodo cubista (1909-1919), il momento in cui Picasso ha sviluppato il suo stile artistico distintivo. In questo periodo, Picasso utilizzò forme geometriche per rappresentare oggetti e figure, creando opere d’arte astratte e sperimentali.

Periodo classico (1919-1924). Picasso abbandona le sperimentazioni cubiste e comincia a creare opere più classiche e tradizionali, spesso ispirate alla Grecia antica e alla mitologia.

Periodo surrealista (1925-1935). Picasso aderisce al movimento surrealista e crea opere che combinano elementi realistici con elementi onirici e fantastici.

Periodo delle opere politiche (1936-1945). Durante questo periodo, Picasso ha creato opere che riflettevano le sue posizioni politiche, spesso denunciando la guerra e il fascismo.

Periodo della “linea” (1945-1949). In questo periodo, Picasso ha esplorato l’uso della linea come elemento principale nella sua arte, spesso creando opere astratte e stilizzate.

Periodo delle ceramiche (1947-1960). In questo periodo, Picasso ha cominciato a lavorare con ceramica e ha creato una vasta gamma di opere, tra cui piatti, vasi e sculture.

Ultimi anni (1960-1973). Negli ultimi anni della sua vita, Picasso ha continuato a creare opere prolificamente, spesso ripensando a temi e stili del suo passato, ma con una prospettiva nuova e fresca.

In generale, la carriera di Picasso è stata caratterizzata da una continua evoluzione e sperimentazione, che gli ha permesso di diventare uno dei più grandi artisti del XX secolo.

Le opere più importanti

Picasso ha creato molte opere importanti che sono state influenti nella storia dell’arte moderna. Qui di seguito ci sono alcune delle sue opere più famose:

“Les Demoiselles d’Avignon” (1907), un’opera pionieristica del movimento artistico cubista, in cui Picasso ha rappresentato cinque figure femminili in un modo sperimentale e innovativo.

“Guernica” (1937), un dipinto grande e potente che rappresenta le conseguenze della distruzione della città di Guernica durante la Guerra Civile Spagnola. È diventato un’icona della lotta contro la guerra e la violenza.

“La persistenza della memoria” (1931), un dipinto surreale con orologi sciolti e forme distorte, che è diventato uno dei dipinti più riconoscibili di Picasso.

“Natura morta con sedia a canestro” (1912), un’opera cubista in cui Picasso ha usato forme geometriche per rappresentare oggetti comuni come una sedia e un cesto.

“Donna che piange” (1937), un’opera che rappresenta una figura femminile distorta e dolorante. Questa opera è stata creata in risposta alla distruzione di Guernica e rappresenta il dolore e la sofferenza delle vittime della guerra.

“Il vecchio chitarrista” (1903-1904), un’opera che fa parte della “Periodo blu” di Picasso e rappresenta un uomo anziano con una chitarra. L’opera ha un tono malinconico e riflette le difficoltà della vita dei poveri.

Queste opere rappresentano solo una piccola parte del vasto corpo di lavoro di Picasso, che include anche sculture, ceramica, litografie e disegni.