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È arrivato il secondo trailer di Barbie, l’atteso action movie della Warner Bros che per la prima volta porta sul grande schermo, in carne ed ossa, la bambola più famosa del mondo. Il film raggiungerà le sale italiane il 20 luglio e il giorno successivo quelle statunitensi. Protagonista della pellicola, dominata neanche a dirlo dal colore rosa, è Margot Robbie, una Barbie in cerca di identità che, allontanata da Barbie Land, si avventura nel mondo reale. Bryan Gosling veste i panni dell’eterno fidanzato Ken. Oltre a quella principale, nel film appaiono dieci diverse versioni di Barbie (tra le quali presidente, dottoressa, ginnasta, sirenetta), per un totale di 10, interpretate da altrettante attrici. Nel corso dei decenni sono stati numerosi i film dedicati alla bambola della Mattel, realizzati in animazione digitale. Il film con attori reali ha avuto una gestazione lunghissima. Era infatti stato annunciato nel 2009 anno dei festeggiamenti per il 50° compleanno dal lancio della prima Barbie, avvenuto il 9 marzo 1959.

Come è nata Barbie?

Ruth Handler, co-fondatrice di Mattel e creatrice della Barbie, ha raccontato la sua ispirazione per la bambola in un’intervista. Secondo il suo racconto, mentre si trovava in vacanza in Svizzera con la sua famiglia, notò sua figlia Barbara che giocava con le sue bambole di carta, dando loro personalità e creando storie. Handler notò anche che la figlia preferiva queste bambole alle tradizionali bambole di porcellana. In seguito, Handler ebbe l’idea di creare una bambola che potesse essere vestita e acconciata in diversi modi, e che avesse una personalità e una storia già definite, in modo che le bambine potessero identificarsi con la bambola e inventare storie con lei. Handler e il marito Elliot presentarono l’idea della Barbie alla fiera del giocattolo di New York nel 1959, e la bambola, che rappresentava una donna adulta, con capelli biondi e lunghi, una figura snella e vestiti alla moda, divenne un grande successo commerciale. Handler ha affermato di aver creato la Barbie ispirandosi alla figlia Barbara e alle sue preferenze giocattolo, ma anche a influenze esterne come le bambole tedesche Bild Lilli, che erano popolari in Europa negli anni ’50.

Barbie ha sorelle e fratelli?

Sì, Barbie ha sia sorelle che fratelli. La sorella più nota di Barbie è Skipper, che è stata introdotta nel 1964 come una bambola più giovane e piccola di Barbie. Negli anni successivi, Mattel ha introdotto altre sorelle di Barbie, tra cui Stacie, Chelsea, Kelly e Krissy. Inoltre, nel 2011 è stata introdotta la linea “Barbie I Can Be”, che includeva una serie di bambole con carriere diverse, tra cui Barbie pilota, Barbie architetto, Barbie veterinaria e Barbie insegnante. In alcune di queste linee di prodotto, Barbie ha anche fratelli, come il fratello maggiore Todd e il fratello minore Tommy. Tuttavia, le sorelle di Barbie, in particolare Skipper, sono quelle che hanno avuto maggior successo e sono state maggiormente associate alla marca. Nella storia ufficiale di Barbie, sono stati inoltre creati dei personaggi che sono stati descritti come i suoi genitori. La madre di Barbie si chiama Margaret Roberts (nota anche come “Madge”) ed era un’artista dilettante, mentre il padre di Barbie si chiama George Roberts ed era un uomo d’affari di successo. Questi personaggi non sono mai stati trasformati in bambole o personaggi giocattolo, ma sono stati solo menzionati nella storia di Barbie come figure di riferimento per la sua creazione e il suo sviluppo.

Quante Barbie sono state vendute?

Non esiste un dato preciso sul numero totale di Barbie vendute nel corso degli anni, ma si stima che siano state vendute più di un miliardo di Barbie in tutto il mondo dal loro debutto nel 1959. Questo la rende una delle bambole più vendute e di maggior successo nella storia del gioco.

Barbie ha dei “nemici”?

Alcune organizzazioni femministe già negli anni ’60 accusarono la bambola di promuovere un’immagine irrealistica e sessualizzata delle donne. In particolare, la rivista “Ms.” pubblicò un articolo nel 1974 intitolato “Barbie’s Disproportionate Impact”, in cui venivano evidenziati i problemi di immagine corporea e di autostima che la bambola poteva causare nelle ragazze. Anche alcuni genitori e educatori espressero preoccupazione riguardo alla presunta “maturità” della Barbie e alla sua potenziale influenza sul comportamento dei bambini. Tuttavia, nonostante le critiche, la Barbie rimase estremamente popolare continuando ad essere una delle bambole più vendute al mondo.

Barbie è sempre stata bionda?

No, la Barbie non è sempre stata bionda. Sebbene il modello originale presentato al New York Toy Fair nel 1959 fosse biondo, nel corso degli anni Mattel ha prodotto diverse versioni di Barbie con capelli di diverse tonalità, come castani, rossi, neri, e addirittura colorati. Inoltre, Mattel ha anche creato Barbie con diverse carnagioni e tratti somatici, per rappresentare una maggiore diversità. Ad esempio, nel 1980 è stata introdotta la “Barbie Black”, mentre nel 2019 è stata presentata la “Barbie in carrozzina” per rappresentare anche la diversità fisica.

Quali aziende sono state ispirate da Barbie?

La Barbie è stata una bambola di grande successo e influenza culturale, e molte aziende e imprese hanno cercato di sfruttare la sua popolarità. Ecco alcuni esempi di aziende e prodotti ispirati da Barbie:

Nel settore della moda, numerosi designer hanno creato abiti e accessori per Barbie, come ad esempio Christian Dior, Giorgio Armani, Oscar de la Renta e Versace.

Nel settore cosmetico, ci sono state diverse collaborazioni tra Barbie e marchi come MAC Cosmetics, che hanno creato linee di trucco a tema Barbie.

Nel settore degli accessori e del design, il marchio Swarovski ha prodotto diverse edizioni limitate di bambole e accessori Barbie incastonati con cristalli Swarovski.

Nel settore dei videogiochi, ci sono stati diversi titoli con protagonista Barbie, come ad esempio i giochi per PC della serie “Barbie Fashionista”.

Nel settore dell’intrattenimento, ci sono stati diversi film e serie TV animati con protagonista Barbie, come ad esempio “Barbie e le tre moschettiere” e “Barbie Dreamhouse Adventures”.

Infine, sono state create diverse collezioni di oggetti da collezione a tema Barbie, come ad esempio bambole di porcellana, orologi e gioielli.

Cinema a parte, ci sono donne reali che hanno come obiettivo quello di somigliare a Barbie?

Sì, esistono delle donne reali che fanno di tutto per somigliare a Barbie, sono note come “real-life Barbie” o “Barbie umane”. Valeria Lukyanova, nota come la “Barbie umana”, è una modella e cantante ucraina che ha fatto scalpore per la sua somiglianza con la bambola. Dakota Rose, conosciuta anche come Kota Koti, è una modella e blogger americana che ha attirato l’attenzione per il suo viso che sembra molto simile a quello di una bambola. Anastasiya Shpagina, nota come “Fior di Loto”, è una modella ucraina che ha cercato di creare un’immagine di sé ispirata a quella di un personaggio anime, ma che ha comunque delle somiglianze con Barbie. Blondie Bennett, una modella californiana che ha subito diversi interventi di chirurgia estetica per somigliare sempre di più alla bambola Barbie. Come loro, altre donne si sottopongono a interventi di chirurgia estetica per modificare il loro aspetto, come ad esempio l’aumento del seno, la riduzione della vita, la riduzione del naso e la modifica dei contorni del viso. In alcuni casi, le donne reali che cercano di somigliare a Barbie possono anche indossare lenti a contatto per coprire gli occhi scuri naturali e utilizzare parrucche bionde per completare l’aspetto. Tuttavia, bisogna sottolineare che la somiglianza con una bambola non dovrebbe essere un obiettivo realistico per nessuno (una donna alta 170 cm per essere proporzionata alla Barbie dovrebbe avere un girovita di poco più di 40 cm) e che la pressione sociale per conformarsi a un’immagine ideale può essere dannosa per la salute mentale e fisica. Inoltre, bisogna essere consapevoli che le bambole come Barbie rappresentano un ideale estetico irrealistico e poco inclusivo.

Barbie è un giocattolo adatto per la crescita delle bambine?

Barbie può essere un giocattolo utile per la crescita delle bambine, a seconda di come viene utilizzata e interpretata. Da un lato, giocare con Barbie può aiutare le bambine a sviluppare la loro immaginazione, a creare storie e a sperimentare ruoli diversi. Inoltre, le bambine possono imparare a curare la loro bambola, a vestirla e ad organizzare il suo ambiente di gioco, sviluppando così abilità motorie e sociali. D’altra parte, Barbie può anche perpetuare stereotipi di genere e ideali di bellezza irrealistici, che potrebbero influenzare negativamente l’immagine corporea delle bambine e la loro percezione del ruolo delle donne nella società. In questo senso, è importante che i genitori e gli educatori siano consapevoli dei messaggi che le bambole Barbie possono trasmettere e che guidino le bambine verso un gioco più consapevole e inclusivo. In sintesi, Barbie può essere un giocattolo utile per la crescita delle bambine, ma è importante utilizzarlo in modo consapevole e bilanciato, senza cadere nella perpetuazione di stereotipi di genere o di ideali di bellezza irrealistici.