il terzo del napoli newsai.it

Tutto pronto a Napoli per i festeggiamenti dello scudetto. Una vittoria contro la Salernitana e, allo stesso tempo, una mancata vittoria della Lazio contro l’Inter, consegnerebbe il trofeo all’undici di Spalletti con sei giornate di anticipo sulla fine del campionato. I tifosi potranno così celebrare il terzo “tricolore” nella lunga storia del club, iniziata quasi 100 anni fa.

Il Napoli fu fondato il 1º agosto 1926 da un gruppo di tifosi del club calcistico Naples Foot-Ball & Cricket Club, che decise di creare una nuova squadra che rappresentasse la città in modo più adeguato. I primi anni di attività furono difficili per il Napoli, che dovette lottare per farsi un posto nella massima serie del calcio italiano. Tuttavia, nel corso degli anni ’30 la squadra iniziò a consolidarsi, grazie anche all’arrivo di giocatori di alto livello come Attila Sallustro e Antonio Vojak. Il primo trofeo importante del Napoli fu la Coppa Italia, vinta nel 1962, ma fu negli anni ’80 che la squadra raggiunse il suo apice, grazie soprattutto al lavoro dell’allenatore Ottavio Bianchi e di giocatori come Diego Armando Maradona, il più grande calciatore della storia del club e uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi.

Durante gli anni ’80, il Napoli vinse due titoli di campione d’Italia, nel 1987 e nel 1990, una Coppa Italia nel 1987, una Supercoppa Italiana nel 1990, e la Coppa UEFA nel 1989. Tuttavia, la storia del Napoli è stata anche segnata da alcune battute d’arresto clamorose. Dopo quelle del 1942-1943 e 1947-1948 sono arrivate altre retrocessioni in serie B nel 1998-1999 e 2000-2001 a addirittura nel 2004 il fallimento e la retrocessione in serie C. A partire dall’inizio degli anni ‘10 il Napoli è tornato ad essere una delle squadre migliori dellaSerie A, dove ha ottenuto più volte il secondo o terzo posto con allenatori come Mazzarri, Benitez, Sarri, Ancelotti, fino all’arrivo di Spalletti nel 2021-2022.

Tra i giocatori più rappresentativi della storia del Napoli si possono citare Ciro Ferrara, Giuseppe Bruscolotti, Careca, Ruud Krol, Omar Sivori, Edinson Cavani, Victor Osimhen. Diego Armando Maradona, uno dei calciatori più leggendari della storia, arrivò in Italia nel 1984 per giocare con il Napoli. La sua firma rappresentò all’epoca una delle trattative più costose nella storia del calcio italiano. Maradona era già una stella del calcio mondiale quando venne acquistato dal Napoli. Nel 1982, aveva guidato l’Argentina alla vittoria del Mondiale e nel 1983 aveva vinto la Coppa UEFA con il Barcellona. Il Napoli, all’epoca guidato dal presidente Corrado Ferlaino e dall’allenatore Ottavio Bianchi, era alla ricerca di un grande campione per portare la squadra al vertice del calcio italiano e, dopo una lunga trattativa, riuscì a strappare Maradona al Barcellona per la cifra record di 12 milioni di dollari. L’arrivo di Maradona al Napoli rappresentò un evento epocale per la città e per il calcio italiano in generale. Maradona, considerato da molti il migliore calciatore del mondo, portò al Napoli una grande carica di entusiasmo e una rinnovata fiducia nelle proprie capacità. La sua prima stagione al Napoli fu un po’ altalenante, ma nella stagione successiva, grazie alle sue prestazioni straordinarie, la squadra conquistò il primo scudetto della sua storia, il campionato italiano 1986-1987. In quella stagione, Maradona segnò 10 gol e fornì 13 assist, diventando il leader indiscusso della squadra. Nelle stagioni successive, Maradona continuò a giocare ad altissimo livello, portando il Napoli a vincere un altro campionato italiano nel 1989-1990, oltre alla Coppa UEFA nel 1988-1989 e alla Supercoppa UEFA nel 1990. Maradona rimase al Napoli fino al 1991, quando lasciò la squadra per trasferirsi al Siviglia.

Come detto il Napoli, prima oltre al trionfo del 2022-2023, ha vinto il campionato italiano altre due volte: la prima volta nella stagione 1986-87 e la seconda volta nella stagione 1989-90.

Stagione 1986-87 L”allenatore del Napoli in questa stagione fu Ottavio Bianchi. Bianchi era arrivato al Napoli l’anno precedente e aveva contribuito a stabilizzare la squadra dopo alcuni anni di difficoltà. La sua gestione tattica e il suo atteggiamento calmo e determinato furono fondamentali per la conquista del primo scudetto del Napoli. In quella stagione, il Napoli segnò 41 gol e ne subì 21, chiudendo il campionato con 42 punti, tre in più della Juventus.

Stagione 1989-90 L”allenatore del Napoli in questa stagione fu Alberto Bigon. Bigon era stato il vice di Bianchi nella stagione del primo scudetto e aveva preso il posto dell’allenatore dopo la sua partenza. Anche in questa stagione, il Napoli si presentò come una squadra molto competitiva e determinata, guidata dalla stella Maradona. Dopo aver ottenuto 21 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte, il Napoli chiuse il campionato con 51 punti, 2 in più della seconda classificata, l’AC Milan.