ora legale 2 alle 3 newsai.it

Torna l’ora legale in Italia, con le lancette dell’orologio che nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo andranno spostate di un’ora avanti, dalle 2 alle 3. Gli smartphone, che molti usano come orologio, aggiorneranno l’orario automaticamente. L’ora legale sarà in vigore fino al 29 ottobre. Secondo le stime di Terna, nei prossimi sette mesi nel nostro Paese si avrà un risparmio circa 220 milioni di euro milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kWh, oltre a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Perché l’ora legale

L’obiettivo principale dell’ora legale è quello di sfruttare al meglio la luce naturale del giorno, in modo che ci sia più luce durante le ore serali, riducendo così il consumo di energia elettrica per l’illuminazione e promuovendo l’efficienza energetica. Tuttavia, ci sono pareri contrastanti sulla sua efficacia e sui suoi benefici, e molti paesi non adottano l’ora legale o la utilizzano solo in alcune regioni o in modo limitato. Ci sono diversi pro e contro relativi all’uso dell’ora legale. Ecco una panoramica delle principali argomentazioni a favore e contro.

Pro

Risparmio energetico: L’ora legale è stata introdotta per la prima volta durante la prima guerra mondiale per risparmiare energia elettrica, e questo è ancora considerato uno dei principali benefici dell’ora legale. Durante l’estate, l’avanzamento di un’ora dell’orologio consente di sfruttare meglio la luce del giorno, riducendo così il consumo di energia per l’illuminazione.

Migliore qualità della vita: L’ora legale può aumentare la quantità di luce naturale disponibile durante le ore serali, consentendo alle persone di godersi attività all’aperto e di trascorrere più tempo con la famiglia e gli amici.

Benefici per il commercio: L’ora legale può avere effetti positivi sul commercio e sul turismo, poiché le persone tendono a uscire di più durante le ore serali, aumentando così le opportunità di spesa.

Contro

Problemi di salute: L’ora legale può disturbare il ritmo circadiano delle persone, causando problemi di sonno e stanchezza, specialmente nelle prime settimane dopo il cambio dell’orario.

Aumento dei rischi per la sicurezza: L’ora legale può portare a un aumento dei rischi per la sicurezza stradale e dei lavoratori, poiché le persone possono essere più stanche e meno attente a causa del disturbo del ritmo circadiano.

Effetti economici negativi: L’ora legale può avere effetti negativi sull’economia, specialmente per alcune attività che si basano sulla coerenza delle ore di lavoro e di produzione, come l’agricoltura e l’industria manifatturiera.

Cosa dice l’Europa

Nel marzo 2019, il Parlamento europeo ha votato, dopo una consultazione pubblica, per porre fine all’ora legale nell’Unione Europea, lasciando agli Stati membri la scelta di rimanere permanentemente all’ora legale o all’ora solare. L’obiettivo era quello di armonizzare gli orari all’interno dell’UE, ridurre le distrazioni per le persone che si spostano attraverso le zone orarie e ridurre i disturbi del sonno e dell’umore causati dal cambio dell’ora. Tuttavia, non c’è ancora un consenso tra gli Stati membri sull’adozione di una posizione comune sull’ora legale. Alcuni paesi, come la Germania, l’Italia e l’Austria, hanno annunciato la loro intenzione di rimanere permanentemente all’ora legale, mentre altri, come la Francia e la Spagna, hanno indicato la loro preferenza per l’ora solare.

L’ora legale in italia

Dopo la prima introduzione in Germania nel 1916, In Italia, l’ora legale è stata introdotta per la prima volta durante la Seconda guerra mondiale, nel 1940, come misura per risparmiare energia elettrica. Successivamente, l’ora legale è stata utilizzata in modo intermittente negli anni ’50 e ’60, fino a quando non è stata adottata stabilmente a partire dal 1966, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica. Nel corso degli anni, l’ora legale in Italia è stata oggetto di diverse modifiche e adattamenti. Ad esempio, nel 1974, durante la crisi petrolifera, l’ora legale è stata anticipata di un mese, a partire dal 28 aprile, e prolungata fino al 23 settembre, per ridurre il consumo di energia. Nel 1980, l’ora legale è stata ulteriormente anticipata, in modo da iniziare già a marzo, e prolungata fino a ottobre. Attualmente, in Italia, l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre, con l’avanzamento di un’ora dell’orologio rispetto all’ora solare.

Effetti collaterali

Il passaggio dall’ora solare all’ora legale può avere effetti sul fisico e sulla psiche, poiché il nostro ritmo circadiano, ovvero il ritmo biologico che regola i cicli sonno-veglia e altre funzioni corporee, viene influenzato dal cambiamento dell’orario. Ecco alcuni effetti che il passaggio dall’ora solare all’ora legale può avere:

Disturbi del sonno: il cambio dell’orario può causare difficoltà nel dormire o nel mantenere il sonno, che possono persistere per alcuni giorni.

Stanchezza e fatica: il passaggio all’ora legale può causare una sensazione di stanchezza e fatica nei giorni successivi al cambio dell’orario.

Problemi di concentrazione: la mancanza di sonno e la stanchezza possono influire sulla concentrazione e sulla produttività.

Variazioni dell’umore: il passaggio dall’ora solare all’ora legale può causare variazioni dell’umore, come irritabilità o depressione, soprattutto nelle persone che sono più sensibili ai cambiamenti ambientali.

Effetti sulla salute fisica: alcune ricerche suggeriscono che il passaggio all’ora legale può avere effetti sulla salute fisica, come un aumento dei casi di infarto e ictus nei giorni successivi al cambio dell’orario.

Tuttavia, va notato che gli effetti del passaggio da ora solare a ora legale possono variare da persona a persona e dipendono anche dal modo in cui l’individuo gestisce il cambiamento dell’orario. Alcune persone possono non avvertire alcun effetto negativo sul loro benessere, mentre altre possono sperimentare sintomi più pronunciati.