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Con la sconfitta di oggi contro il Galles, 16-27 allo stadio Olimpico di Roma, il bilancio dell’Italia al Sei Nazioni di rugby si fa ancora più pesante. Dal suo esordio nel torneo, avvenuto nell’edizione 2000, gli azzurri hanno conquistato 13 vittorie a fronte di 1 pareggio e 105 sconfitte. Le grandi attese e le promesse di un salto di qualità per il team italiano sono andate, nel corso dei decenni, puntualmente deluse. I numeri portano a interrogarsi se ha ancora un senso, da un punto di visto sportivo, proseguire questa avventura.

Sicuramente l’inserimento dell’Italia nella competizione ha portato benefici sia per il rugby italiano, che ha avuto l’opportunità di confrontarsi con le migliori squadre del continente, sia per la competizione stessa, che ha potuto ampliare il suo pubblico e la sua visibilità grazie alla partecipazione di una nuova nazione. Inoltre, la partecipazione dell’Italia al torneo ha contribuito a promuovere il rugby nel Paese e a far crescere il numero di appassionati e di giocatori di questo sport. Ma, con tutto l’incoraggiamento che si deve a chi continua a tentare, forse partecipare con la quasi certezza di non poter vincere non è abbastanza.

Il Quattro e Cinque Nazioni

Il torneo delle Quattro Nazioni nacque nel 1883 come Home Nations Championship, un torneo a eliminazione diretta che coinvolgeva le quattro nazioni britanniche: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda. Il primo torneo vide la partecipazione di sole tre squadre, poiché la Scozia decise di non partecipare, e vide la vittoria dell’Inghilterra. Il torneo si svolse in questo formato fino al 1910, quando la Francia venne ammessa alla competizione, trasformandola nel Five Nations Championship. La nuova squadra francese ebbe un impatto immediato sulla competizione, vincendo il torneo già nel 1910. Il Five Nations Championship si svolse con questo formato per quasi un secolo, fino al 2000, quando l’Italia venne ammessa alla competizione, trasformandola nel Six Nations Championship.

Il Sei Nazioni

La prima edizione del Six Nations Championship fu vinta dall’Inghilterra, che si aggiudicò il suo primo Grande Slam dal 1995. Tra le molte sconfitte subite dal 2000 ad oggi, l’Italia è anche riuscita a ottenere alcuni risultati significativi, ad esempio la storica vittoria contro la Francia nel 2011. Il torneo delle Sei Nazioni si svolge tra febbraio e marzo. Le squadre giocano tre partite in casa e due partite in trasferta o viceversa, alternando il calendario ogni anno. Ogni squadra gioca contro tutte le altre una volta sola in ogni edizione del torneo. Non ci sono partite di andata e ritorno. Le statistiche dalla prima edizione a quella del 2022 ci dicono che la squadre più vincente è l’Inghilterra con sette vittorie del torneo. L’Italia, oltre a non aver mai vinto il torneo, si è classificata all’ultimo posto in 17 occasioni. Nell’edizione 2023 potrebbe finire ultima per la 18esima volta.